Giovani in Campo – Formazione e inserimento lavorativo in agricoltura e apicoltura

Durante la fase di promozione del percorso è stata coinvolta tutta la comunità: i comuni, i servizi sociali, la salute mentale, i centri per l'impiego, i partner di progetto come ad esempio la Diaconia Valdese, che tramite i Community Center ha sostenuto l'azione di reclutamento utenza in fase iniziale.

“Giovani in campo” ha ricalcato l’esperienza positiva del progetto precedente “Agrilavoro” finanziato sul primo bando “Obiettivo Lavoro”, introducendo alcuni elementi innovativi come ad esempio il modulo di muretti a secco, apicoltura e orientamento di gruppo ed individuale.

Il percorso nasce da un’attenta analisi del contesto economico del territorio e del suo fabbisogno occupazionale. L’area Fiorentina Sud Est è composta da tanti comuni rurali con grande presenza di aziende agricole, vitivinicole, olivicole e agrituristiche con un fabbisogno occupazionale in crescita nonostante la pandemia. In virtù di precedenti percorsi di formazione, progetti di inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati e attività di agricoltura sociale, Coop21 vanta una nutrita rete di contatti di aziende agricole con le quali ha analizzato il fabbisogno occupazionale e scelto il percorso formativo più adeguato.

Durante la fase di promozione del percorso è stata coinvolta tutta la comunità: i comuni, i servizi sociali, la salute mentale, i centri per l’impiego, i partner di progetto come ad esempio la Diaconia Valdese, che tramite i Community Center ha sostenuto l’azione di reclutamento utenza in fase iniziale.

Il gruppo classe di quest’anno è stato composto da giovani tra i 17 ed i 33 anni, provenienti da situazioni e contesti diversi.

 

Il gruppo si è dimostrato da subito molto motivato.

Lo scambio e la coesione tra di loro sono stati senz’altro favoriti dalle esperienze di residenziale.

Quest’anno infatti sono stati organizzati ben due periodi di residenziale presso la struttura della Diaconia Valdese “Casa Cares” a Reggello.

Il primo si è svolto dopo pochi giorni l’inizio del corso(24-26 Marzo) mentre il secondo sul finale della formazione (4-7 Maggio – modulo muretti a secco).

In entrambi i moduli sono state alternate ore di formazione in aula e ore di pratica laboratoriale.

Come nell’esperienza precedente, sviluppando questa attività all’inizio del percorso, è stata agevolata la buona coesione del gruppo classe, i corsisti hanno potuto approfondire la loro conoscenza confrontandosi e lavorando insieme, si sono sperimentati in un luogo nuovo in autonomia e anche i momenti non organizzati sono risultati estremamente educativi e socializzanti, aspetti non scontati e che durante il resto del progetto hanno fatto la differenza.

I ragazzi sono stati continuamente seguiti dal docente di riferimento, dal personale della struttura e dal tutor Coop21.

Un’esperienza ricca non solo di momenti formativi ma anche comunitari e di scambio.

 

 

ORGANIZZAZIONE FORMAZIONE

Il corso è stato composto da 216 ore totali di formazione di cui 146 in aula e 70 di stage.

Delle 146 di formazione la metà sono state impegnate inesperienze laboratoriali; per queste ci siamo rivolti a terreni ed aziende locali con cui collaboriamo da tempo.

Il lavoro fatto insieme ai docenti coinvolti nel percorso è stato quello di costruire la formazione rispettando le potenzialità del gruppo e dei singoli, facendo riferimento al colloquio iniziale e al loro vissuto.

I docenti di “Giovani in campo” sono il vero punto di forza del progetto essendo professionisti di settore (agronomi, periti agrari…) che da tempo si occupano anche di formazione con utenze simili o pari a questa.

Il lavoro fatto sul gruppo e sui singoli partecipanti infatti è stato quello di valorizzare le loro capacità, skills personali, rimandando sempre l’attenzione all’importanza del percorso intrapreso e della preziosa opportunità offerta, ovvero quella di un corso gratuito estremamente formativo.

Nei nostri corsi gli utenti sono i veri protagonisti e su di loro si concentrano energie e risorse cercando di valorizzare le loro competenze, attitudini e sostenendo le fragilità che possono emergere durante il percorso.

 

PROFILAZIONE CORSISTI

Per questo progetto abbiamo raccolto 21 richieste di partecipazione.

Alcuni tra i giovani che hanno inviato il modulo di adesione sono stati indirizzati dai servizi territoriali (servizi sociali e Serd) o da comunità di prima accoglienza.

In data 6 Marzo 2023 abbiamo svolto i colloqui di selezione per formare il gruppo classe.

Sono stati inseriti nel percorso dieci partecipanti: nove ragazzi e una ragazza.

Purtroppo appena dopo tre giorni dall’inizio abbiamo subito il primo abbandono da parte di un giovane del Camerun.

Seguito in una comunità di prima accoglienza e supportato dall’insegnante di Italiano della struttura, il ragazzo al colloquio era sembrato molto motivato. In Italia da 6 mesi cercava un corso di formazione che lo aiutasse anche a migliorare la lingua italiana parlata. Ha lasciato il corso perchè ha trovato impiego nel settore in cui aveva maggiore esperienza (saldatura).

Dopo il suo abbandono abbiamo contattato i primi due candidati nella lista di attesa creata dopo la selezione iniziale, e abbiamo immediatamente inserito un nuovo partecipante.

Tra i dieci corsisti definitivi tre sono stati inviati dai servizi(Serd Fiorentino e Servizi sociali della Valdisieve). Uno in particolare porta con sé un vissuto difficile nonostante la giovanissima età.

Gli altri utenti invece provengono per la maggior parte da percorsi formativi in ambito agricolo o da esperienze nel campo dell’agricoltura o manutenzione del verde, ma tutti accomunati dalla difficoltà di inserirsi in pianta stabile nel mondo del lavoro o dare continuità ad un’attività.

La maggior parte di loro è di nazionalità italiana, un ragazzo di nazionalità Albanese, uno proveniente dalla Germania e un terzo originario dell’Etiopia.

Il minore inserito nel progetto è stato indirizzato dagli assistenti sociali della Valdisieve e dall’assistente sociale delTribunale dei minori di Firenze. Il ragazzo ha scontato una pena nel carcere minorile di Firenze ed è in messa alla prova.Durante l’intero percorso ha mostrato poco interesse verso il corso, poco rispetto verso i compagni e i docenti.

Dopo numerose assenze, successivamente il primo giorno di stage ha abbandonato definitivamente il progetto.

Il costante dialogo con i servizi, la famiglia ed il ragazzo stesso, il sostegno da parte del tutor e dell’orientatrice, non sono stati sufficienti a trattenere il giovane in formazione.

I restanti nove partecipanti hanno concluso con serietà e costanza il percorso, compreso il periodo di stage.

 

 

LO STAGE

Per il tirocinio in azienda è stato tenuto di conto della vicinanza con il loro domicilio, delle caratteristiche ed attitudini individuali mostrate durante la formazione, del grado di sensibilità da parte delle aziende ospitanti.

Altra situazione da segnalare è la vicenda di un corsista che purtroppo si è incidentato dopo il primo giorno di tirocinio fuori dall’orario di stage e per questo motivo ha dovuto sospendere l’esperienza in azienda (Il tutto è certificato da referti medici ospedalieri).

Abbiamo comunque deciso di riconoscergli la frequenza al corso vista la costanza dimostrata fino a quel momento e l’impegno messo durante la formazione.

Il giovane, proveniente dall’Etiopia, è seguito da anni dalSERD fiorentino per dipendenza da alcol. Abbiamo avuto uno scambio continuo con le educatrici del servizio che si sono sorprese di quanto entusiasmo e serietà il ragazzo stesse dimostrando nei riguardi del corso.

Dopo un ultimo confronto, anche per loro la valutazione finale a termine formazione è stata assolutamente positiva.

 

 

CONTINUITÀ A TERMINE DELPERCORSO

La classe ha potuto sempre contare sulla costante presenza del tutor d’aula e di un’orientatrice, entrambe educatrici, che hanno potuto sostenere i ragazzi coinvolti via via che si presentavano difficoltà o particolari esigenze.

Terminato il periodo di stage il corso è stato dichiarato concluso il 12 Giugno 2023.

Dei 9 partecipanti 5 hanno trovato subito lavoro post-formazione:

Lucia, assunta nell’azienda dove ha svolto il tirocinio laSoc. agricola Olivart, che si occupa di inclusione sociale in agricoltura. Visti gli studi della corsista in ambito socio-sanitario, ci è sembrata la collocazione più adatta a lei, ed il risultato finale non ha deluso le aspettative.

Duccio assunto in un’azienda del Valdarno (Reggello), dove cura un piccolo appezzamento di terra ma soprattutto si occupa di manutenzione del verde.

Lorenzo sta per aprire partita iva, nel mentre continua la sua collaborazione con l’associazione FORIMERCATO -Rete sociale, dove ha svolto le ore di tirocinio occupandosi un orto nelle vicinanze di Gavinana (FI).

Niccolò, assunto in un’azienda agricola zona fiorentina, gestita da giovani come lui. Il ragazzo si è rimesso informazione e a breve prenderà anche la patente per il trattore ed il patentino per i fitosanitari.

Alexis, purtroppo a causa di una brutta tendinite al polso attualmente non può svolgere lavori in questo settore, anche se ne avrebbe tutte le capacità. Mentre attende le cure mediche

necessarie è stato assunto in un ristorante fiorentino.

 

Gli altri membri del gruppo sono attualmente in cerca di collocamento.

Tenuto conto della particolarità e fragilità del target, ci riteniamo soddisfatti dei risultati ottenuti e della continuità data al percorso.

Come cerchiamo di fare in ogni progetto, pensiamo che anche questa esperienza sia riuscita a trasmettere e dare qualcosa alle persone coinvolte nel percorso: momenti di socializzazione, di scambio, presa di consapevolezza nelle proprie capacità, attivazione, lavoro in gruppo. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla collaborazione con inostri partner di progetto, con cui è instaurata da tempo una preziosa relazione basata sulla professionalità, disponibilità e fiducia reciproca.

 

di Agnese Lanzini Coop 21

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